La Bayer nel mirino delle denuncie, alla lista si aggiungono anche i PCB

La Bayer nel mirino delle denuncie, alla lista si aggiungono anche i PCB

Anche Los Angeles cita in giudizio la Bayer – Monsanto per inquinamento ambientale.

 

La contea di Los Angeles, la più popolosa contea degli Stati Uniti, che conta circa 10 milioni di abitanti, sostiene che la presenza di policlorobifenili (PCB) in prodotti venduti dalla società Monsanto molti decenni fa, ha causato una diffusa contaminazione ambientale, ed in particolar modo delle vaste risorse idriche sul territorio.

 

Cosa sono i policlorobifenili  o PCB?

I policlorobifenili, noti con la sigla PCB, sono una classe di composti organici, considerati inquinanti persistenti dalla tossicità simile alla diossina. Il PCB è un prodotto brevettato dalla Monsanto.

Le miscele di PCB venivano usate in un’ampia gamma di applicazioni; da isolanti termici ed elettrici, lubrificanti, additivi nelle vernici, pesticidi, carte copiative, adesivi, sigillanti, ritardanti di fiamma e fissanti per microscopia.

Il PCB, una volta entrato nelle risorse idriche, penetra nel corpo degli animali ed essendo liposolubile, va ad accumularsi nel fegato, nei tessuti nervosi ed in tutti i tessuti adiposi dell’organismo. Il pericolo dalla tossicità deriva sopratutto dalla somministrazione prolungata e quindi dall’accumulo delle tossine, il quale col tempo porta alla morte.

 

 

I danni provocati all’ambiente hanno dei valori inestimabili.

Secondo la Contea di LA, la Monsanto ha a lungo nascosto che i PCB erano dannosi, creando un notevole danno pubblico inquinando le risorse idriche e così interferendo con la pesca, la navigazione e con tutte le altre possibili attività acquatiche.

I PCB sono stati collegati al cancro, alle difficoltà del sistema immunitario e ad altri problemi di salute. Il governo degli Stati Uniti li ha messi fuori legge ancora nel 1979.

La contea di Los Angeles si è unita a molti altri enti municipali degli Stati Uniti per citare in giudizio la società Bayer, la quale nel frattempo ha acquisito la Monsanto, per i danni provocati dai PCB. La richiesta di risarcimento potrebbe raggiungere diverse centinaia di milioni di dollari.

 

La Caffaro, la fabbrica che ha avvelenato la città di Brescia.

In Italia l’ultimo stabilimento che produceva PCB sotto la licenza di Monsanto, la Caffaro di Brescia, ha terminato l’attività nel 1983. In cinquant’anni di attività ha versato nelle falde acquifere e nell’ambiente circostante centinaia di migliaia di tonnellate di PCB, entrato nella catena alimentare degli abitanti attraverso carne, verdure e soprattutto tramite gli alimenti grassi, come latte e uova.

Brescia e la città americana Anniston rappresentano i maggiori casi a livello mondiale di contaminazione da PCB nelle acque e nel suolo, in alcuni punti anche di 5000 volte al di sopra dei limiti consentiti. Per questi motivi ancora nel 2001 è stata presentata una denuncia di disastro ambientale alla Procura della Repubblica di Brescia.

Alcune aree del comune sono state addirittura dichiarate “Sito di interesse nazionale” per la contaminazione diffusa da PCB, PCDD-PCDF, arsenico e mercurio.

Ad oggi ancora non è stato realizzato nessun intervento risolutivo per la bonifica del territorio Bresciano. Le uniche misure precauzionali da parte dell’amministrazione comunale sono gli avvisi alla popolazione di non utilizzare le aree verdi del circondario.

 

(foto by ©lana.lkf scienzedellasalute.it)

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