GAPS – La terapia naturale per autismo e disturbi neuro-psicologici

GAPS – La terapia naturale per autismo e disturbi neuro-psicologici

Oggi desidero prendere in esame il punto di vista della Dottoressa Natasha Campbell-McBride, neurologa e nutrizionista inglese di origine russa, ed il suo protocollo GAPS. Il GAPS (Gut and Psychology Syndrome), ovvero la sindrome psico-intestinale, è una condizione dell’organismo che stabilisce la connessione tra le funzioni dell’apparato digerente e del cervello.

Prevede  una dieta specifica ideata per i pazienti affetti da disturbi dell’apprendimento, disturbi psichiatrici e neurologici, disturbi sul sistema immunitario e disturbi gastro-enterologici.

 

Gli studi della dottoressa Natasha Campbell-McBride

Nel 1998 la dottoressa Campbell-McBride fondò la Cambridge Nutrition Clinic, specializzata nell’alimentazione di bambini e adulti con disabilità comportamentali e di apprendimento. Essendo anche lei stessa genitore di un bambino con diagnosi di tale disabilità, ha avuto modo di avere in cura centinaia di bambini e adulti con condizioni neurologiche e psichiatriche, come vari disturbi dello spettro autistico, il deficit di attenzione e iperattività (ADHD/ADD), schizofrenia, dislessia, disprassia, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, bipolare e altri problemi neuro-psicologici e psichiatrici più o meno gravi.

Le ricerche svolte dalla dottoressa Campbell-McBride, l’hanno portata alla conslusione secondo quale vi è uno stretto legame tra le difficoltà di apprendimento e la condizione non idonea del sistema digestivo dell’individuo a causa di un ecosistema batterico squilibrato all’interno del tratto gastrointestinale.

 

Il protocollo nutrizionale GAPS

La dieta GAPS si concentra sulla rimozione di alimenti difficili da digerire o che provocano le infiammazioni, danneggiando la flora intestinale, e la successiva introduzione di cibi più sani e nutrienti, per dare al rivestimento intestinale la possibilità di guarire e rimarginare.

Lo scopo del trattamento è di disintossicare la persona, di sollevarle “la nebbia tossica” dal cervello per permetterne lo sviluppo ed il corretto funzionamento. Pertanto è necessario ripulire il tratto digestivo, affinché smetta di essere la principale fonte di tossicità del organismo, e diventi una fonte di salute e di nutrimento, come dovrebbe essere. Poiché quasi tutte le sostanze tossiche arrivano nel corpo (e quindi anche nel cervello) attraverso l’intestino, la sua guarigione fa crollare nettamente i livelli di tossicità di tutto l’organismo.

 

La dieta

Questo protocollo nutrizionale limita l’assunzione di tutti i cereali, i latticini commerciali, le verdure amidacee e tutti i carboidrati trasformati o raffinati, mentre si concentra su alimenti facilmente digeribili ad alto potenziale nutritivo. Inoltre prevede anche un protocollo di integrazione, il quale deve essere adattato alle esigenze individuali del paziente, ma quasi sempre include almeno un probiotico per assicurare la presenza di batteri benefici lungo il tratto gastrointestinale, oltre agli acidi grassi essenziali, olio di fegato di merluzzo e supporto digestivo mirato.

Inoltre, per aiutare il programma di disintossicazione, prevede anche i metodi naturali per ripulire il fegato ed il colon; mediante la regolare assunzione dei succhi centrifugati naturali e attraverso i clisteri, riducendo così il carico tossico generale, limitando la presenza delle sostanze chimiche e dei metalli pesanti nel corpo.

Il punto focale del protocollo sono i cibi fermentati, carichi di batteri “buoni” che, ripristinanado la flora batterica, vanno a migliorare il funzionamento dell’intestino. Sono consigliate le verdure fermentate, yogurt, kefir, panna acida e kefir d’acqua.

Ad ogni pasto è consigliato di consumare una tazza del brodo di ossa o di carne.

Le verdure, preferibilmente crude o fermentate, vanno abbinate alla carne o pesce ad ogni pasto per un’ideale bilanciamento del pH del organismo (carne e pesce sono acidificanti, mentre le verdure hanno un forte effetto alcalinizzante). Naturalmente, è preferibile utilizzare la frutta e verdura biologica, la carne da pascolo ed il pesce pescato, evitando più possibilmente gli allevamenti.

Si raccomanda di mangiare la frutta lontano dai pasti principali per non interferire con la digestione delle carni.

Inoltre è importante assumere ad ogni pasto dei grassi naturali come il burro chiarificato, l’olio o il burro di cocco e olio d’oliva spremuto a freddo.

Vanno assolutamente evitati tutti gli alimenti trasformati o rafinati. Questi includono tutti i carboidrati raffinati, le farine, i cereali, i zuccheri e gli alimenti che contengono conservanti, coloranti artificiali e prodotti chimici, etc.

Il protocollo GAPS è suddiviso in tre fasi ed andrebbe seguito per un periodo minimo di 18-24 mesi.

 

Un breve riassunto del programma dietetico GAPS è descritto nell’articolo Protocollo nutrizionale GAPS; terapia naturale per i disturbi neuro-psicologici – linee guida generali, mentre per il programma completo si consiglia la lettura del libro “GAPS – La sindrome psico-intestinale. Terapia naturale per autismo, disprassia, dislessia, disturbi da decifit di attenzione, disturbi da iperattività, depressione” di Natasha Campbell-McBride, in vendita anche su Amazon al seguente link.

Come ulteriore aiuto consiglio il libro “GAPS, passo per passo con le ricette” (purtroppo per ora solo edizione inglese), scritto da Becky Plotner, promossa dalla stessa Dottoressa Campbell-McBride a Praticante Gaps Certificato ed insegnante.

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(Foto di Nathan Legakis da Pixabay)

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