Ibuprofene e Ketoprofene – farmaci che curano o che ammalano di più

Ibuprofene e Ketoprofene – farmaci che curano o che ammalano di più

Ibuprofene e ketoprofene amplificano gli effetti di batteri come lo streptococco e aggravano le infezioni.

Penso ormai sia impossibile guardare un bel film o un’interessante trasmissione televisiva, senza essere continuamente interrotti dagli spot pubblicitari. Pubblicizzano di tutto e di più; dalle scarpe agli ultimi modelli dei telefonini, ma sicuramente un buon numero delle inserzioni riguarda i farmaci.

Ultimamente è comparso uno spot nel quale veniva pubblicizzato un farmaco da prendere in caso di mal di testa; ma non il solito farmaco per il solito mal di testa; ogni mal di testa ha un farmaco diverso. Beh, pensai la prima volta che l’avevo visto, qui oramai per prima cosa bisogna avere una diagnosi precisa, mica basta dire “mi duole la testa”. Tanto lo so che avete indovinato di cosa sto parlando; l’antidolorifico d’eccellenza; l’Ibuprofene.

Eppure ora emerge, secondo le ricerche effettuate dall’Agenzia Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM), che i due noti farmaci, largamente pubblicizzati ed utilizzati, l’ibuprofene e ketoprofene, possono aggravare le stesse infezioni che dovrebbero curare. Le infezioni come rinofaringite, otite, tosse, infezioni polmonari e persino lesioni cutanee possono addirittura peggiorare con l’uso di questi farmaci. Di fronte a questa scoperta, la ANSM ha richiesto un’indagine a livello europeo.

Ancora nel 2015, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), aveva già messo in guardia sui rischi cardiovascolari conseguenti al consumo di questi farmaci, verificatisi soprattutto nei bambini.

L’ibuprofene e ketoprofene sono farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e solitamente vengono utilizzati in caso di mal di testa, dolore o febbre, nei casi di infezioni come la tonsillite, faringite e otite, ed anche nel caso delle lesioni cutanee. L’ibuprofene, dopo il paracetamolo, è uno dei analgesici più usati nei paesi europei.

Le ricerche dell’ANSM hanno portato alla luce il fatto che ci sono una serie di infezioni, in particolare causate da batteri come pneumococco o streptococco, i quali, anziché essere curate, con l’uso di questi anti-infiammatori tendono addirittura ad aggravarsi, amplificando i loro effetti.

In questo contesto, l’agenzia ha messo in guardia sia gli operatori sanitari che i pazienti sul rischio di complicazioni infettive e possibili gravi conseguenze per la salute con l’utilizzo di questi farmaci, i quali non andrebbero usati nei casi di infezione.

Non vi sono menzioni per quanto riguarda il loro utilizzo nei casi del mal di testa o dolore, ma in ogni caso, come d’altronde tutti i farmaci, è meglio usarli con cautela.

fonte: articolo dell’ente ANSM

(Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

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