Obesità infantile ed infertilità in età adulta

Obesità infantile ed infertilità in età adulta

L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che può portare molteplici effetti negativi sulla salute, oltre alla conseguente riduzione dell’aspettativa di vita. Le conseguenze del sovrappeso e dell’obesità sono molteplici. Tra le più frequenti troviamo lo sviluppo di diabete di tipo 2, ipertensione, malattie coronariche, osteoartrite, steatosi epatica ed esofagite da reflusso, oltre ad alcune forme tumorali come cancro dell’endometrio, dell’ovaio, della mammella e del colon. Inoltre, le recenti ricerche hanno evidenziato anche una correlazione tra obesità ed infertilità, sia maschile che femminile, soprattutto qualora il sovrappeso insorge già in età pediatrica.

 

Obesità infantile ed infertilità in età adulta – meglio prevenire

 

Nella femmina è largamente conosciuto il fatto che, sia la condizione di eccessivo sottopeso, che al contrario quella di peso in eccesso, creano i disturbi e le disfunzioni del apparato riproduttivo, a partire dal ciclo mestruale ed ovulazione irregolare, e pertanto una capacità di concepimento ridotta, fino alla più elevata incidenza di abortività e di una serie di problematiche nel corso della gravidanza, come diabete gestazionale ed ipertensione.

 

Nel maschio invece l’obesità contribuisce in modo significativo nell’infertilità, innanzitutto per via di androstenedione, un ormone prodotto dal surrene, il quale viene convertito dalle cellule grasse in estrogeno, cosiddetto ormone “femminile”, con la conseguente riduzione dei livelli di testosterone. Come conseguenza vi è una notevole diminuzione della concentrazione e della motilità spermatica e pertanto una riduzione del tasso di fertilità. Una recente scoperta ha infatti dimostrato che per ogni 9 chili di sovrappeso corporeo le possibilità per un uomo di essere fertile sono ridotte del 10%.

 

Secondo gli studi, già oggi una copia su sei risulta infertile, ma nel prossimo futuro le stime suggeriscono che questo problema riguarderà addirittura 1 copia su 3.

 

L’obesità – di cosa si tratta

L’obesità in generale è una condizione dovuta ad uno squilibrio energetico; squilibrio fra l’energia apportata e quella consumata dall’organismo. Se nel corpo viene immessa maggiore quantità di energia (sotto forma di calorie) rispetto a quella necessaria al suo funzionamento, ogni eccesso calorico verrà immagazzinato sotto forma di sostanze grasse, che a lungo andare portano ad un notevole aumento del peso e all’obesità.

A questo squilibrio energetico contribuiscono diversi fattori, fra cui le abitudini alimentari, lo stile di vita, la sedentarietà, il comportamento e l’ambiente.

 

Le abitudini alimentari – la qualità dei nutrienti:

Diversi sono gli aspetti dell’alimentazione che possono portare ad un aumento dell’apporto calorico. Il più frequente è dovuto al consumo dei cibi “spazzatura” ad alto potere calorico e basso, se non del tutto nullo, potere nutritivo. Qui rientrano vari cibi processati, merendine ad alto contenuto di zuccheri aggiunti, le bibite gassate e zuccherate, vari dolciumi e caramelle.

 

La quantità del cibo consumato:

Oltre alla scarsa qualità del cibo, bisogna prestare molta attenzione alla quantità; allo squilibrio contribuiscono anche le porzioni spesso troppo abbondanti ed i frequenti spuntini.

 

La sedentarietà e scarsa attività fisica:

Poca e insufficiente attività fisica; i bambini trascorrono sempre più tempo in attività sedentarie, durante le quali il consumo dell’energia viene ridotto al minimo. Inoltre, queste attività sono spesso accompagnate dall’uso di dispositivi elettronici, tra cui la televisione. Tra i contenuti che offre aumenta anche l’esposizione dei bambini agli annunci che pubblicizzano prodotti malsani e cibi “spazzatura”, incrementando ulteriormente il loro consumo. Per ovviare a questo problema alcuni paesi, come ad esempio la Spagna, hanno varato delle leggi che limitano le trasmissioni di questo tipo di messaggi promozionali.

 

L’ambiente ed i fattori psicologici e sociali:

Alcuni bambini tendono a consumare cibo in modo incontrollato e compulsivo per una scarsa autostima, ansia, depressione, mancanza di autocontrollo e per impulsività, soprattutto quando cercano di compensare o ridurre dei sentimenti negativi, oppure se affetti da disturbi psicologici come ad esempio il deficit di attenzione, di apprendimento o di iperattività. Pertanto un ambiente domestico (ma anche quello scolastico)  equilibrato e sereno sarebbe fondamentale per il corretto sviluppo psicofisico del bambino.

 

L’obesità infantile, oltre ad essere correlata a gravi problemi di salute fisica e mentale, spesso diventa anche una causa di bullismo a cui vengono di frequente sottoposti i bambini in sovrappeso.

 

Pertanto, apportare delle modifiche alimentari e comportamentali nell’ambito familiare aiuta i bambini a mantenersi più sani e più felici.

 

 

Obesità infantile ed infertilità in età adulta

 

 

Alcuni piccoli, ma preziosi accorgimenti nell’ambito familiare

 

  • Sviluppare un ambiente sociale equilibrato con pasti in famiglia, accompagnati da allegria e conversazioni e dalla televisione spenta;

  • Servire al bambino le porzioni adeguate in base al suo grado di attività e fabbisogno energetico. Già l’utilizzo dei piatti più piccoli del solito può far sembrare le porzioni più abbondanti.

  • Favorire i cibi sani, a basso contenuto di zuccheri e di grassi saturi. Una particolare attenzione alle bibite gassate; in pratica non contengono altro che zuccheri e coloranti artificiali.

  • Evitare di utilizzare il cibo come forma di premio o per soddisfare le esigenze emotive del bambino. Optare per altre forme di incoraggiamento.

  • Incoraggiare e stimolare il bambino a prediligere l’attività fisica, soprattutto all’aria aperta, alla televisione o videogiochi.

  • Prestare l’attenzione alle esigenze psicologiche del bambino; individuare in lui i stati emotivi bassi e cercare di alleviarli mediante l’incoraggiamento e sostegno. Man mano aumenterà anche la sua autostima, facendo diminuire il senso di inadeguatezza e quindi sarà minore anche la sua ansia e impulsività.

 

fonte: ospedalebambinogesu.it

(Foto di Prawny e Aaron Cabrera da Pixabay)

 

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