A cosa servono i chetoni esogeni?
Cosa sono i chetoni?
Durante una dieta, qualsiasi essa sia, purchè vi sia un bassissimo apporto di zuccheri e carboidrati, normalmente la principale fonte energetica dell’organismo, il corpo cerca di adattarsi iniziando ad utilizzare altre fonti per produrre l’energia richiesta per il normale funzionamento dell’organismo. La prima fonte dalla quale va ad attingere sono proprio gli accumuli di grasso. Questi divengono la fonte principale di energia attraverso un processo chiamato lipolisi. Durante la lipolisi, i grassi immagazzinati vengono scomposti in acidi grassi e glicerolo. Gli acidi grassi vengono poi trasportati al fegato, dove subiscono ulteriori processi metabolici. I metaboliti prodotti sono appunto i chetoni.
Il Processo di Produzione Interna dei Chetoni
Il fegato converte gli acidi grassi in chetoni attraverso una serie di reazioni biochimiche, un processo noto come chetogenesi. I chetoni prodotti includono il beta-idrossibutirrato (BHB), l’acetoacetato e l’acetone. Questi chetoni vengono rilasciati nel flusso sanguigno e trasportati a vari tessuti del corpo, dove possono essere utilizzati come fonte di energia.
L’importanza dei chetoni, prodotti dall’organismo durante la chetosi è evidente soprattutto nel cervello. Durante una dieta che include l’assunzione dei carboidrati, la principale fonte energetica disponibile del cervello è il glucosio. Eliminando l’assunzione degli carboidrati, l’organismo entra in uno stato di chetosi, iniziando a produrre un combustibile alternativo chiamato i chetoni. A differenza del glucosio, i chetoni sono in grado di attraversare la barriera ematoencefalica e fornire direttamente energia alle cellule cerebrali.
In effetti, moltissimi studi dimostrano che la dieta chetogenica, oltre ad essere molto utile per la perdita di peso, migliora notevolmente la salute. Diversi studi hanno dimostrati, infatti, la sua particolare utilità contro diverse patologie, ed in particolare quelle che coinvolgono il cervello, come ad esempio il Morbo di Alzheimer, il Parkinson, la Sclerosi multipla, l’epilessia, il diabete e il cancro al cervello.
Cosa sono i chetoni Esogeni?
Oltre ai chetoni prodotti naturalmente durante il metabolismo dei grassi, per aumentare la quantità di energia nell’organismo, vi è la possibilità di assumerli anche sotto forma degli integratori: i cosiddetti “chetoni esogeni”.
I “chetoni esogeni “, ed in particolare il beta-idrossibutirrato (BHB), sono chetoni che non vengono prodotti internamente dal corpo attraverso il processo naturale di chetogenesi, ma vengono introdotti da fonti esterne come supplementi alimentari.
L’assunzione di chetoni esogeni permette di introdurre direttamente questi composti nel flusso sanguigno senza dover dipendere esclusivamente dalla produzione endogena.
Gli integratori di chetoni esogeni sono spesso utilizzati da coloro che seguono diete chetogeniche o praticano il digiuno intermittente, al fine di accelerare l’entrata dell’organismo in uno stato di chetosi o di mantenere livelli elevati di chetoni durante il periodo di restrizione di carboidrati. L’assunzione di chetoni esogeni può rappresentare un supporto per coloro che cercano di massimizzare i benefici della chetosi senza dover necessariamente attendere la produzione naturale di chetoni da parte del corpo.
Chetoni Esogeni come Integratori:
Perchè assumere gli Integratori di chetoni esogeni?
Il trend del consumo di integratori alimentari con l’obiettivo di indurre la chetosi sta guadagnando sempre più popolarità. Nonostante la mancanza di supporto da parte di studi scientifici ufficiali, il mercato di questi prodotti ha visto una proliferazione di produttori.
Numerosi siti di vendita on-line promuovono fervidamente l’assunzione di tali integratori, spesso corredando le loro argomentazioni con testimonianze di consumatori. Questi dichiarano di aver iniziato una dieta chetogenica, integrando successivamente questi prodotti, e di essere riusciti a mantenere uno stato di chetosi anche dopo aver interrotto la dieta.
Va notato che le affermazioni sulle prestazioni di tali integratori spesso mancano di validazione scientifica.
Finalità dei Chetoni Esogeni
L’obiettivo principale ” pubblicizzato ” dell’assunzione dei chetoni esogeni sarebbe quello di accelerare l’entrata in chetosi o mantenerla, fornendo al corpo una fonte immediata di chetoni senza dover attendere la completa produzione interna.
Ruolo del Beta-idrossibutirrato (BHB)
Tra i chetoni esogeni più comuni troviamo il BHB. Questo composto è una forma di chetone che può essere consumata attraverso integratori specifici.
Chetoni Esogeni funzionano?
Nel contesto della nutrizione e del metabolismo, l’interesse per i chetoni esogeni ha guadagnato terreno come argomento di ricerca affascinante e innovativo.Oltre all’assenza di prove scientifiche concrete sul loro funzionamento, la crescente diffusione e vendita di questi prodotti sollevano interrogativi preoccupanti.
Il primo interrogativo si sofferma su un generale profondo stato di ignoranza in materia di nutrizione e di metabolismo, evidenziando una superficialità senza precedenti: Se il processo di chetogenesi attivato dalla dieta porta alla produzione di chetoni (come sottoprodotto della metabolizzazione dei grassi), come farebbe un prodotto derivante da questa stessa reazione chimica, introdotto direttamente nell’organismo dall’esterno, a promuovere o facilitare il mantenimento dello stato metabolico di chetosi? Già un semplice ragionamento su questo punto dovrebbe essere sufficiente per dissipare dubbi e supposizioni e far aprire gli occhi a coloro che cercano soluzioni miracolose.
Tuttavia, gli interrogativi successivi risultano ancora più inquietanti: Come esattamente viene prodotto il chetone BHB? È ottenuto sinteticamente in laboratorio?
La sintesi del β-idrossibutirrato (BHB) può essere ottenuta attraverso diversi metodi chimici, ma i dettagli esatti della sua sintesi possono variare in base al processo specifico utilizzato dal produttore o dal laboratorio:
- Reazioni Chimiche: La sintesi del BHB coinvolge reazioni chimiche tra precursori o composti intermedi che conducono alla formazione del β-idrossibutirrato.
- Precursori: I precursori utilizzati possono includere composti organici contenenti gruppi funzionali chiave che saranno coinvolti nella formazione del BHB.
Secondo Wikipedia L’acido β-idrossibutirrico è il precursore dei poliesteri, che sono plastiche biodegradabili. Questo polimero, poli-β-idrossibutirrato, è anche prodotto naturalmente dai batteri Alcaligenes eutrophus[11]. Il β-idrossibutirrato può essere estratto dal poli-β-idrossibutirrato per idrolisi acida[12].
Gli ultimi interrogativi sono: Nel momento in cui il chetone viene assunto come alimento, subisce decomposizioni durante la digestione nello stomaco e nell’intestino? Cosa diventerà nel flusso sanguigno? E ancora, se la molecola di un chetone, anche se sintetica, riesce a superare la barriera ematoencefalica, è davvero in grado di nutrire senza creare altri tipi di problemi?
Questi sono aspetti cruciali da considerare prima di abbracciare acriticamente l’uso di chetoni esogeni come soluzione per indurre la chetosi.
Benefici Potenziali degli integratori nella chetosi
Lo stato metabolico della chetosi è uno stato naturale del nostro corpo ed un meccanismo meraviglioso con il quale esso si rigenera, sia per quanto riguarda la forma fisica, che nella mente, dal momento che inevitabilmente incide sullo stile di vita dell’individuo.
L’alimentazione alla quale siamo stati abituati già dalla tenera età e, pertanto, un radicale cambiamento della dieta inevitabilmente provoca un stravolgimento nelle abitudini e nello stile di vita dell’individuo. Spesso inizialmente ci vuole molta determinazione e forza di volontà nel cambiare le abitudini alimentari, eliminando completamente gli alimenti come il pane, pasta e dolci in generale, e introducendo al loro posto una quantità notevole di vegetali, semi, carne e pesce.
Questo in molti casi comporta un sacrificio e non tutte le persone sono disposte ad effettuare il cambiamento.
In questo panorama e a coloro che sono riusciti a portare avanti il mantenimento di questo stato metabolico, appare chiaro del perché compaiano sul mercato così tanti prodotti ed integratori per la chetosi. Sfruttando proprio la scia di successo della dieta chetogenica generata nell’ultimo decennio, tentano con false promesse di aumentare le vendite di questi integratori
Ma allora tutti gli integratori fanno male?
Assolutamente no! Gli integratori alimentari sono uno strumento versatile e prezioso quando si segue una dieta specifica, e non tutti sono nocivi.
Al contrario, molti di essi possono svolgere un ruolo fondamentale nel garantire che il corpo riceva i nutrienti necessari durante periodi di restrizione alimentare. Alcuni degli integratori più benefici includono quelli di sali minerali, progettati per colmare eventuali carenze che potrebbero verificarsi eliminando determinati alimenti dalla dieta.
Un esempio di integrazione essenziale è rappresentato dagli integratori di sali minerali. Questi sono molto utili per mantenere l’equilibrio elettrolitico durante la chetosi, prevenendo eventuali carenze che potrebbero derivare dalla limitazione di alcuni cibi.
Inoltre, ci sono integratori naturali che possono essere preziosi durante una dieta chetogenica. Gli integratori che aumentano il senso di sazietà o che riducono lo stimolo dell’appetito, i quali possono essere di grande aiuto per coloro che cercano di ridurre l’apporto calorico.
Vediamo Qual altri Integratori sono riconosciuti come salutari e largamente utilizzati:
Gli Integratori e prodotti alimentari per la Chetosi
Omega-3 per la Salute Metabolica
Gli Omega-3 presenti nell’olio di pesce offrono diversi benefici durante una dieta chetogenica:
- Anti-infiammatorio: Gli Omega-3 hanno proprietà anti-infiammatorie, aiutando a ridurre l’infiammazione sistemica nel corpo. La sindrome metabolica è spesso associata a uno stato infiammatorio e l’integrazione di Omega-3 può contribuire a mitigare questo processo.
- Equilibrio lipidico: Gli Omega-3 possono influenzare positivamente il profilo lipidico nel sangue, riducendo i livelli di trigliceridi e aumentando il colesterolo “buono” (HDL). Questo è particolarmente rilevante nella gestione della patologie che si possono verificare quando una dieta carica di zuccheri, carboidrati e grassi saturi abbiano creato delle vere e proprie patologie in cui si osservano spesso disfunzioni lipidiche.
- Sensibilità all’insulina: Gli Omega-3 possono migliorare la sensibilità all’insulina, aiutando il corpo a utilizzarla in modo più efficiente. Migliorare la sensibilità all’insulina è cruciale nella gestione della sindrome metabolica, che spesso coinvolge problemi legati all’insulina.
- Controllo del peso: Gli Omega-3 potrebbero influenzare il controllo del peso attraverso diversi meccanismi, inclusi effetti sul metabolismo lipidico e la regolazione dell’appetito. Tuttavia, gli effetti specifici possono variare da persona a persona.
- Salute cardiaca generale: La sindrome metabolica è spesso associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Gli Omega-3 possono contribuire a migliorare la salute cardiovascolare attraverso la riduzione dei fattori di rischio.
Eritritolo come Alternativa allo Zucchero
Come valida alternativa allo zucchero, spicca tra tutti l’Eritritolo. L’eritritolo è un polialcol presente in natura, comunemente si trova nella frutta e nei cibi fermentati. Si è dimostrato efficace come dolcificante naturale “0 calorie”, grazie al suo sapore gradevole e privo di retrogusti. Offre così un’alternativa salutare all’uso tradizionale dello zucchero. e dei dolcificanti chimici come l’aspartame. Questo dolcificante può essere un valido alleato nella preparazione di alimenti chetogenici, dolci e, soprattutto, permette di continuare a consumare il caffè anche a chi lo preferisce dolce.
Farine Alternative a Sostegno della Chetosi
Inoltre, alcune farine alternative a basso contenuto di glutine e di carboidrati sono molto apprezzate ed utilizzate per sostituire le farine tradizionali perché consentono di preparare alimenti più adatti a una dieta chetogenica. Questi prodotti sono emersi come risorse preziose per coloro che desiderano incentivare e facilitare il raggiungimento dello stato di chetosi, senza stravolgere completamente lo stile della loro alimentazione. Una di queste è la farina di psillio.
Conclusione
Mentre l’interesse nei confronti dei chetoni esogeni continua a crescere, è cruciale adottare un approccio ponderato e critico nei confronti di tali integratori. È importante notare che l’uso di chetoni esogeni è ancora oggetto di studio e dibattito nella comunità scientifica, e la loro efficacia e sicurezza possono variare a seconda del contesto e degli scopi. Prima di utilizzare qualsiasi tipo di integratore, è consigliabile consultare un professionista della salute.
Sono una naturopata, studiosa di nutrizione e appassionata di medicine naturali e terapie alternative. Da sempre, mi dedico con passione all’esame e alla valutazione delle notizie provenienti da tutto il mondo riguardanti la scienza, la ricerca e i nuovi traguardi nel campo della salute e del benessere psicofisico della persona.
Il mio grande interesse per il mondo medico e della salute è nato con la nascita di mia figlia, una bimba meravigliosa che ha trasformato la mia curiosità iniziale in una vera e propria passione. Dopo aver sperimentato in diverse occasioni l’inefficacia e, talvolta, la dannosità di alcuni medicinali di routine, ho iniziato a cercare rimedi alternativi, esplorando le risorse che la natura ci offre.
Pur rispettando profondamente la scienza e la medicina tradizionale, ho scoperto che spesso la miglior risposta ai nostri problemi di salute si trova proprio davanti ai nostri occhi: nella natura. Il fulcro delle mie teorie si basa sull’osservazione acuta della natura e dei suoi infiniti principi e processi. Sono convinta che applicando la ricerca scientifica a questi principi naturali, possiamo ottenere il rimedio ideale e perfetto per molte affezioni.
Come disse Ippocrate, il padre della medicina: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo. La natura è il medico delle malattie. Il medico deve solo seguirne gli insegnamenti.”
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