Protocollo GAPS per disturbi neuropsicologici – linee guida generali

Protocollo nutrizionale GAPS - linee guida
Protocollo nutrizionale GAPS - linee guida
Pubblicato il : 31 Marzo 2019

Il GAPS (Gut and Psychology Syndrome), la sindrome psico-intestinale – una connessione tra le funzioni dell’apparato digerente e del cervello

Il protocollo GAPS è una terapia naturale per pazienti affetti da disturbi dell’apprendimento, psichiatrici, neurologici, gastroenterologici e disturbi sul sistema immunitario, ideata dalla dottoressa Natasha Campbell-McBride, neurologa e nutrizionista inglese di origine russa, fondatrice della Cambridge Nutrition Clinic, dove ha avuto in cura centinaia di bambini e adulti con condizioni neurologiche e psichiatriche come disturbi dello spettro autistico, disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD/ADD), schizofrenia, dislessia, disprassia, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo bipolare e altri problemi neuro-psicologici e psichiatrici.

Questo protocollo nutrizionale limita l’assunzione di tutti i cereali, i latticini, le verdure amidacee e tutti i carboidrati trasformati o raffinati, mentre si concentra su alimenti facilmente digeribili ad alto potenziale nutritivo, con lo scopo di ripulire e rimarginare il tratto intestinale, riformando una sana flora batterica, per ripristinarne il corretto funzionamento e favorire la disintossicazione dell’organismo in tutte le sue parti, e pertanto anche del cervello.

Aggiornamenti Recenti e Ricerca nel Campo

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha continuato a esplorare e confermare la connessione tra intestino e cervello, noto anche come asse intestino-cervello. Studi recenti suggeriscono che l’equilibrio della flora intestinale può avere un impatto significativo non solo sulla digestione, ma anche sul benessere mentale e sulla funzione cognitiva. Questi studi rafforzano ulteriormente la base teorica del protocollo GAPS, proponendo che un intestino sano possa contribuire a una mente sana.

 

Il protocollo GAPS è suddiviso in tre parti e andrebbe seguito per un periodo minimo di 18-24 mesi.

  • Fase di introduzione: “Eliminazione”

La fase di introduzione è la parte più restrittiva e difficoltosa della dieta, poiché elimina la maggior parte dei cibi, in primis tutti i carboidrati amidacei. Viene chiamata “fase di guarigione dell’intestino” e dura fino a un anno.

Durante la fase di introduzione, la dieta richiede di introdurre gli alimenti lentamente, iniziando con piccole quantità e aumentando gradualmente.

Questa parte della dieta è suddivisa in sei fasi:

    Fase 1: consumare brodo di ossa fatto in casa, succhi di cibi probiotici e zenzero e bere tè alla menta o camomilla con il miele tra i pasti. Le persone che non sono intolleranti ai latticini possono mangiare yogurt o kefir fatti in casa non pastorizzati.

    Fase 2: aggiungere il tuorlo d’uovo biologico crudo, burro chiarificato e stufati fatti con verdure e carne o pesce.

    Fase 3: Include tutti gli alimenti citati precedentemente ed in più avocado, verdure fermentate, frittelle con ricetta GAPS e uova strapazzate a base di ghee, grasso d’anatra o grasso d’oca.

    Fase 4: aggiungere carni grigliate e arrosto, olio d’oliva spremuto a freddo, succo di verdura e pane ricetta GAPS.

    Fase 5: Introdurre purea di mele cotte, verdure crude a partire da lattuga e cetriolo sbucciato, succo di frutta e piccole quantità di frutta cruda, ma senza agrumi.

    Fase 6: Infine, introdurre più frutta cruda, compresi gli agrumi.

La dieta consiglia di passare da uno stadio all’altro dopo aver riscontrato un buon grado di tollerabilità degli alimenti introdotti. Si è considerati tolleranti quando vi è un normale transito intestinale.

Una volta completata la dieta introduttiva, è possibile passare alla dieta GAPS completa.

 

  • Fase di mantenimento: la dieta “Full GAPS”

La dieta GAPS completa è considerata la fase di mantenimento della dieta e dura tra 1,5 a 2 anni. Si basa su grassi animali, carne, pesce, uova e verdure. Include anche alimenti probiotici. Durante questa parte si consiglia di basare la maggior parte della dieta sui seguenti alimenti:

  • Carni fresche, preferibilmente senza ormoni e di animali nutriti con erba da pascolo
  • Grassi animali come lardo, sego, grasso d’agnello, grasso d’anatra, burro crudo e burro chiarificato
  • Pesce e molluschi
  • Uova organiche preferibilmente da allevamento ad aperto
  • Alimenti fermentati, come kefir, yogurt fatto in casa e crauti
  • Verdure
  • I seguaci della dieta possono anche mangiare quantità moderate di frutta a guscio e prodotti da forno fatti con farine di noci secondo le ricette GAPS.

Ci sono anche una serie di raccomandazioni aggiuntive che accompagnano la dieta GAPS completa. Questi includono:

  • Non mangiare carne e frutta insieme.
  • Utilizzare alimenti biologici quando possibile.
  • Mangiare grassi animali, olio di cocco o olio d’oliva spremuto a freddo ad ogni pasto.
  • Consumare il brodo di ossa ad ogni pasto.
  • Consumare grandi quantità di alimenti fermentati, se ben tollerati.
  • Evitare cibi confezionati e in scatola.

Durante questa fase della dieta andrebbero evitati tutti gli altri alimenti, in particolare carboidrati raffinati, conservanti e coloranti artificiali.

 

  • Fase di reintroduzione:

Questo stadio reintroduce gli alimenti che non sono inclusi nella dieta GAPS completa. Si consiglia comunque di evitare cibi ricchi di carboidrati raffinati.

E’ consigliato  iniziare la fase di reintroduzione dopo aver sperimentato una normale digestione e movimenti intestinali per almeno sei mesi.

Come gli altri stadi di questa dieta, anche la fase finale è un processo lungo, poiché prevede sempre una lenta reintroduzione degli nuovi alimenti, introdotti sempre singolarmente in piccole quantità. Se non si notano problemi digestivi nell’arco di 2-3 giorni, è possibile aumentare gradualmente le porzioni.

A questo punto la dieta non specifica l’ordine o gli alimenti esatti de introdurre. Tuttavia, suggerisce di iniziare con patate novelle e cereali fermentati senza glutine.

Una volta introdotti tutti i cibi e terminato la dieta, si consiglia comunque di continuare a evitare tutti gli alimenti ad alto contenuto di zucchero, quelli altamente elaborati e raffinati, mantenendo i principi base del protocollo.

Raccomandazioni Aggiuntive

Con la crescente popolarità delle diete basate su alimenti non trasformati e biologici, il protocollo GAPS può essere integrato con nuove strategie di nutrizione sostenibile e prassi di consumo consapevole. È consigliabile utilizzare prodotti biologici per ridurre l’esposizione a pesticidi e additivi chimici, che possono alterare la flora intestinale e interferire con la guarigione.

 

Questo breve riassunto può dare un’idea sul protocollo ideato dalla dottoressa Campbell-McBride e sul metodo da lei utilizzato nella cura dei bambini con i disturbi neuro-psicologici più o meno gravi. Ovviamente, per chi volesse conoscere il programma completo si consiglia la lettura del libro “GAPS – La sindrome psico-intestinale. Terapia naturale per autismo, disprassia, dislessia, disturbi da decifit di attenzione, disturbi da iperattività, depressione” di Natasha Campbell-McBride, in vendita anche su Amazon al seguente link

Come ulteriore aiuto consiglio il libro “GAPS, passo per passo con le ricette” (purtroppo per ora solo edizione inglese), scritto da Becky Plotner, promossa dalla stessa Dottoressa Campbell-McBride a Praticante Gaps Certificato ed insegnante.

 

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…ed anche “Verdure fermentate – la salute passa dall’intestino”

 

(Foto di RitaE da Pixabay)

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Lana Autrice degli articoli in Scienze della Salute

Sono una naturopata, studiosa di nutrizione e appassionata di medicine naturali e terapie alternative. Da sempre, mi dedico con passione all’esame e alla valutazione delle notizie provenienti da tutto il mondo riguardanti la scienza, la ricerca e i nuovi traguardi nel campo della salute e del benessere psicofisico della persona.

Il mio grande interesse per il mondo medico e della salute è nato con la nascita di mia figlia, una bimba meravigliosa che ha trasformato la mia curiosità iniziale in una vera e propria passione. Dopo aver sperimentato in diverse occasioni l’inefficacia e, talvolta, la dannosità di alcuni medicinali di routine, ho iniziato a cercare rimedi alternativi, esplorando le risorse che la natura ci offre.

Pur rispettando profondamente la scienza e la medicina tradizionale, ho scoperto che spesso la miglior risposta ai nostri problemi di salute si trova proprio davanti ai nostri occhi: nella natura. Il fulcro delle mie teorie si basa sull’osservazione acuta della natura e dei suoi infiniti principi e processi. Sono convinta che applicando la ricerca scientifica a questi principi naturali, possiamo ottenere il rimedio ideale e perfetto per molte affezioni.

Come disse Ippocrate, il padre della medicina: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo. La natura è il medico delle malattie. Il medico deve solo seguirne gli insegnamenti.”

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