Ashwagandha (in botanica Withania somnifera), nota anche come Ginseng indiano, è una delle piante adattogene più usate in Ayurveda, una delle medicine naturali più antiche al mondo, oggi ufficialmente integrata nel sistema sanitario nazionale dell’India.
La sua azione viene classificata come adattogena in quanto aiuta il corpo ad affrontare lo stress, uno dei principali fattori di infiammazione.
I suoi benefici per la salute sono dati dalla presenza dei withanolidi, un gruppo di lattoni steroidei, i quali, regolando i livelli delle citochine pro-infiammatorie, aiutano a plasmare l’infiammazione.
Le proprietà dell’Ashwagandha
Ashwagandha riduce notevolmente i livelli di cortisolo nell’organismo, un ormone rilasciato dalle ghiandole surrenali in risposta ai stati di stress, i cui effetti causano una serie di problematiche nel organismo, dalla ipertensione, osteoporosi ed immunodepressione, alla perdita di massa muscolare ed aumento del peso, assottigliamento della cute e fragilità capillare.
Oltre a ciò, l’Ashwagandha risulta essere capace di ridurre i livelli di zucchero nel sangue ed inibire l’insulino-resistenza e l’infiammazione che essa crea all’interno dell’organismo, sia nei soggetti sani che diabetici, mediante gli effetti dei flavonoidi da proprietà ipoglicemizzanti.
Secondo vari studi finora effettuati, sia in vitro che sugli animali, l’Ashwagandha ha anche delle proprietà antitumorali proprio grazie alla presenza della withaferina, la quale promuove formazione di ROS (reactive oxygen species) all’interno delle cellule tumorali, impedendone così la proliferazione e aumentando la sensibilità all’apoptosi.
Inoltre, grazie alla presenza di sostanze antiossidanti, contribuisce alla riduzione dei radicali liberi, proteggendo le cellule cerebrali dalla degenerazione, causa delle malattie come Parkinson e Alzheimer, apportando un miglioramento alla memoria e alle funzioni cognitive.
Un altro beneficio dell’Ashwagandha lo possiamo riscontrare nel caso di tiroidite, ed in particolare quella da Hashimoto, l’infiammazione autoimmune cronica della tiroide che causa l’ipotiroidismo con tutte le sue innumerevoli conseguenze per la salute. L’assunzione dell’Ashwagandha incrementa la produzione dell’ormone tiroideo TSH e della tiroxina, placando notevolmente gli effetti della malattia.
Infine, un ulteriore beneficio lo possiamo osservare nel incremento della produzione di testosterone e nell’aumento della motilità e della conta spermatica, migliorando la fertilità degli uomini.
Conclusione
I dati scientifici disponibili supportano la conclusione che l’Ashwagandha sia un vero e proprio potente tonico rigenerativo (Rasayana dell’Ayurveda) per le sue molteplici azioni farmacologiche, come anti-stress, azione neuroprotettiva, antitumorale, antiartritica, analgesica ed antinfiammatoria. Viene utilizzata per diversi tipi di malattie, come il Parkinson, la demenza, la perdita di memoria, le malattie indotte dallo stress, le infiammazioni, il malignoma etc.
In India l’Ashwagandha è regolarmente usata come rimedio domestico, dove viene considerata il miglior tonico per la cura di diversi disturbi. È uno dei migliori tonici nervini dell’Ayurveda, il più antico sistema di Scienze Mediche.
fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles
Molto interessante, la proverò di sicuro. GRAZIE
Figo, non lo sapevo…molto interessante