Come far fruttificare l’avocado

frutto avocado , uno dei frutti super nutrienti adatti a qualsiasi tipo di dieta.
Pubblicato il : 17 Giugno 2024

Sei mai stato lì, a curare con amore il tuo albero di avocado, aspettando i frutti che però… …non arrivano mai? È una situazione più comune di quanto pensi e tutto ruota attorno a un piccolo grande segreto di cui oggi vi parlerò.

 

L’avocado, il frutto più ricco di nutrienti tra quelli noti, appartiene alla famiglia delle lauracee e si caratterizza per essere prevalentemente sempreverde. 

Questo albero è un residuo di antiche ere evolutive, avrebbe dovuto scomparire quando si estinsero le creature che, nutrendosi di esso, ne diffondevano i vasti semi. 

 

Fortunatamente, ciò non è avvenuto. Comune in Europa e nel Nord America durante l’era glaciale, l’avocado è riuscito a persistere in Messico, da dove poi si è espanso. 

Frutto avocado, uno dei frutti piu nutrienti conosciuti

 

Ma la cosa che rende  ancora più sorprendente questo frutto è proprio il modo di  riprodursi.

Proprio come in un romanzo in stile fantasy che molte persone ricorderanno, il famoso LadyHawke dove un coraggioso cavaliere di nome Navarre e una bella signora di nome Isabeau. erano innamorati, ma un cattivo mago, geloso del loro amore  lanciò su di loro una terribile maledizione.

 A causa di questa maledizione, durante il giorno Isabeau si trasformava in un magnifico falco, mentre di notte, quando il sole tramontava, era Navarre a trasformarsi in un feroce lupo.

Così, Navarre e Isabeau non potevano mai stare insieme come due persone.

L’esempio calza alla perfezione in analogia con il comportamento della pianta dell’avocado. Infatti, l’avocado è una pianta particolare: ha sia fiori maschili che femminili sullo stesso albero, il che teoricamente permetterebbe di autoimpollinarsi.

Tuttavia, il processo non è così semplice come sembra. 

I fiori dell’avocado si comportano in modo un po’ insolito, cambiando il loro sesso durante il giorno, in un ciclo che dura circa 36 ore.

Le piante dell’avocado  si distinguono in due gruppi il gruppo A ed il   gruppo B.

 Ora cerchiamo di capire le differenze: 

le piante del gruppo A, quando la pianta è  in fioritura, il fiore il mattino si apre, ed  anche se questo fiore possiede  sia organi maschili che   femminili,  il mattino rimarranno attivi solamente  gli organi femminili.

Rappresentazione grafica fiore avocado in modalità femminile

Fiore Avocado Femminile

La parte maschile è lì ferma,   non riesce a dar polline, mentre il fiore  femminile con il suo ovario è pronto a ricevere  il polline.

 

In questo momento, quindi la mattina, la pianta del gruppo A si comporta come una  pianta femminile.

Passeranno poi le ore, arriverà  l’ora di pranzo ed il fiore inizia a chiudersi,  si chiude in un modo molto serrato, e rimarrà  chiuso per tutto il pomeriggio e per tutta la notte,   e rimarrà chiuso anche il mattino successivo.

 

Poi  quando è il pomeriggio invece si aprirà di nuovo,   ma non sarà più un fiore femminile, perché la  parte dell’ovario rimarrà invece protetta, invece    la parte maschile sarà pronta a dare polline.

Rappresentazione grafica Fiore avocado maschio

Fiore Avocado Maschile

Ecco che nel pomeriggio del giorno successivo   la pianta si comporta come una pianta maschio.  Passano di nuovo le ore e quando è la tarda   serata il fiore maschio ricomincerà a chiudersi e  con questo ciclo, che dura circa 36 ore, se il   fiore è stato impollinato verrà fuori il frutto,  nascerà questo bel frutto gustoso e cremoso,   altrimenti il fiore  cadrà.

 

Le piante invece  appartenente al gruppo B praticamente si  comportano all’opposto, il mattino il fiore si  apre e  avrà  polline da dare, il fiore  nel suo aspetto maschile, poi arriverà verso l’ora  di pranzo il fiore si chiude e rimarrà chiuso per   tutto il pomeriggio, tutta la notte, fino al  giorno successivo, poi quando è il pomeriggio   invece lui si aprirà e questa volta sarà un fiore  femminile, pronto a ricevere polline. 

 

Quando si  avvicina l’ora di pranzo il fiore di nuovo si  richiude e rimarrà chiuso  e non si aprirà più,  se è stato impollinato nascerà un frutto,  se non è stato impollinato purtroppo cadrà.

In genere  questa alternanza dalle piante è abbastanza frequente,  perché dalla mescolanza genetica naturale,  la pianta che nascerà da quel frutto è sicuramente  più forte e più robusta.

Per avere successo nella fruttificazione, se hai una pianta di tipo A, avrai bisogno di una pianta di tipo B nelle vicinanze (50 – 60 metri), e viceversa, per assicurare che il polline venga trasportato da un fiore all’altro, generalmente grazie agli insetti impollinatori

Se le piante sono troppo distanti, l’unico rimedio utile è ricorrere all’innesto per garantire la diversità genetica necessaria per la produzione di frutti.

Capire quale tipo di pianta hai potrebbe essere un po’ complicato, ma in realtà è molto semplice.  

Osservando  i tuoi fiori nel pomeriggio per determinare il loro “genere” mattutino e pomeridiano, basandoti sulle caratteristiche che ti ho descritto.

 Fiore dell'avocado

Ora, passiamo al guacamole, la salsa più amata che si fa con l’avocado.

 Il bello del guacamole è che puoi adattarlo ai tuoi gusti. Parti schiacciando bene la polpa di avocado maturo, poi aggiungi succo di limone, sale, e peperoncino a piacere. Da lì, puoi arricchire con cipolla tritata, pomodori a cubetti, coriandolo fresco, e persino un pizzico di aglio. 

Mescola tutto insieme e hai ottenuto una salsa cremosa e ricca di sapore, perfetta per accompagnare nachos, tacos, o semplicemente da gustare con delle buone fette di pane tostato.

Così, non solo hai imparato a rendere più produttiva la tua pianta di avocado, ma puoi anche goderti il frutto del tuo lavoro in una delle maniere più deliziose possibili!

Quanto è stato utiile questo articolo?

Clicca su una stella per valutare l'articolo!

Average rating 5 / 5. valutazione: 2

Ancora nessuna votazione! Vuoi essere il primo?

Lana Autrice degli articoli in Scienze della Salute

Sono una naturopata, studiosa di nutrizione e appassionata di medicine naturali e terapie alternative. Da sempre, mi dedico con passione all’esame e alla valutazione delle notizie provenienti da tutto il mondo riguardanti la scienza, la ricerca e i nuovi traguardi nel campo della salute e del benessere psicofisico della persona.

Il mio grande interesse per il mondo medico e della salute è nato con la nascita di mia figlia, una bimba meravigliosa che ha trasformato la mia curiosità iniziale in una vera e propria passione. Dopo aver sperimentato in diverse occasioni l’inefficacia e, talvolta, la dannosità di alcuni medicinali di routine, ho iniziato a cercare rimedi alternativi, esplorando le risorse che la natura ci offre.

Pur rispettando profondamente la scienza e la medicina tradizionale, ho scoperto che spesso la miglior risposta ai nostri problemi di salute si trova proprio davanti ai nostri occhi: nella natura. Il fulcro delle mie teorie si basa sull’osservazione acuta della natura e dei suoi infiniti principi e processi. Sono convinta che applicando la ricerca scientifica a questi principi naturali, possiamo ottenere il rimedio ideale e perfetto per molte affezioni.

Come disse Ippocrate, il padre della medicina: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo. La natura è il medico delle malattie. Il medico deve solo seguirne gli insegnamenti.”

Potrebbero interessarti anche questi Articoli:

error: Non è possibile copiare il contenuto !!