Le grotte di Barabar Hill sono le più antiche grotte scavate nella roccia dell’India, situate nel Makhdumpur, nello stato indiano Bihar.
La storia delle grotte di Barabar Hill
Risalenti all’Impero Maurya del III secolo a.C. (322–185 a.C.), questo spettacolare insieme di 7 grotte scavate nella roccia oggi sono praticamente gli unici resti a testimonianza dell’antica religione Ajivika, che un tempo in India era diffusa quanto il buddismo e il giainismo. Si ritiene che questa religione sia emersa nelle pianure indiane circa 2500 anni fa. Il suo fondatore era un predicatore di nome Makkhali Gosala, contemporaneo di Gautama Buddha, che predicava viaggiando da un posto all’altro. Gli Ajivikas credevano che non ci fosse il libero arbitrio, ne tanto meno il Karma. Erano convinti che tutto ciò che è successo nel passato, sta accadendo nel presente ed accadrà nel futuro fosse determinato da un principio cosmico preciso ed impersonale chiamato niyati, ovvero “il destino”, e pertanto completamente indipendente dall’azione della persona.
Scolpite nel granito, ciascuna delle grotte ha due camere interne con superfici molto levigate e prive di abbellimenti. Oltre alle varie iscrizioni risalenti al periodo Ashokan, le grotte di Barabar Hill sono la più antica testimonianza dell’architettura classica dell’India con uno dei più antichi Archi di Chaitya in pietra mai scolpiti. L’Archo di Chaitya è un arco inflesso la cui forma assomiglia alla carena capovolta di una nave, tipico dell’architettura indiana ed orientale.
La maggior parte delle grotte di Barabar è costituita da due camere interamente scolpite nel granito, con una superficie interna molto levigata, in parte a specchio; una lucidatura tipica dell’architettura mauryana, la cui superficie riproduce suggestivi effetti dell’eco al suo interno.
La grotta di Lomas Rishi
La grotta di Lomas Rishi è probabilmente la più famosa delle grotte di Barabar Hill, per via della sua porta d’ingresso ornata dall’arco chaitya a forma ogivale che sarebbe stato per secoli una caratteristica importante dell’architettura rupestre indiana e della decorazione scultorea.
L’ambiente è composto da due stanze; una rettangolare di quasi 10 metri di lunghezza per cinque di larghezza ed una stanza circolare semisferica con un diametro di ca. 5 m alla quale si accede dalla stanza rettangolare tramite uno stretto passaggio.
Nel sito sono presenti anche diverse sculture ed iscrizioni buddiste ed indù scavate nella roccia, risalenti ai periodi successivi quando le grotte di Barabar furono occupate da buddisti, giainisti e indù.
Oggi, le grotte di Barabar sono una popolare destinazione turistica per i visitatori di Bihar.
Questi suggestivi luoghi, nonostante apparentemente non mostrino disegni o altri simboli che possano raccontare di più sul loro passato, non possono che suscitare la curiosità nei visitatori; una volta li non ci si può non chiedere come sia stato possibile realizzare queste opere con delle semplici attrezzature risalenti a più di 2000 anni fa?
Nonostante siano state formulate varie ipotesi, la loro creazione, il sistema con cui sia stato possibile scavare una tale quantità di granito e creare delle superfici lucidate a specchio di una incredibile fattezza, rimane sempre avvolta dal mistero.
foto wikipedia ed altri autori
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