Caffè e limone – rimedio naturale contro il mal di testa

Caffè e limone – rimedio naturale contro il mal di testa

Il mal di testa (Cephalea) è una sensazione di dolore che si concentra nella zona della testa e del collo che, in relazione alla sua origine e durata, può essere acuta o cronica. Sebbene a volte può essere un sintomo di un’altra malattia, spesso si tratta di una condizione in sé.

Il mal di testa è una delle malattie più comuni nel genere umano. A volte può essere estremamente doloroso ed invalidante, riducendo notevolmente la qualità della vita della persona. Si tratta di una condizione che colpisce gran numero di individui, tra qui sopratutto le donne.

I suoi sintomi possono essere notevolmente alleviati da diversi farmaci da banco, ma qualora tu prediligi i rimedi naturali, puoi usare una combinazione di questi due alimenti che sicuramente hai in casa; il limone ed il caffè.

 

caffè e limone

 

La caffeina


La caffeina è uno stimolante naturale presente sopratutto nel caffè. Una tazzina ne contiene circa 100 mg.

Sebbene il caffè sia stato a lungo considerato una bevanda malsana, gli esperti sempre di più concordano sul fatto che i benefici derivanti dal suo consumo spesso superano gli effetti negativi.


In particolare, la ricerca mostra che un consumo moderato di caffeina produce degli effetti positivi nella prevenzione del diabete di tipo 2, del morbo di Parkinson e del cancro al fegato. Inoltre, bere il caffè in modo moderato ha anche un effetto positivo sulla salute cardiovascolare.

La caffeina ha un forte effetto termogenico, favorendo una rapida combustione delle calorie e del grasso corporeo ed agevolando la perdita di peso. Per questo motivo il suo consumo è particolarmente consigliato nel caso della dieta chetogenica dove facilita la entrata in chetosi.

Un ulteriore lato positivo della caffeina lo si trova nel sollievo che produce in caso di un mal di testa.

 

caffè e limone

 

 

Come si prepara?

Molto semplicemente. Questo insolito rimedio naturale contro il mal di testa si cela in una bevanda di puro caffè di tipo espresso con l’aggiunta del succo di mezzo limone, priva di additivi come zucchero o dolcificanti.


Superando la soglia del sapore, già 20 minuti dopo aver bevuto questa bevanda ,il dolore dovrebbe iniziare ad affievolirsi, per poi scomparire completamente.

Il motivo ne risiede nell’effetto vasocostrittore della caffeina che contrasta l’allargamento dei vasi sanguigni che causano le emicranie. L’effetto della caffeina viene potenziato dal succo di limone che ne favorisce ed accelera l’assimilazione attraverso l’intestino.

Nonostante sull’efficacia di questa insolita combinazione vi sono tuttora nella comunità scientifica dei pareri discordanti, l’esperienza diretta di molte persone ne conferma l’efficacia.

Provare per credere.

 

 

Ibuprofene e Ketoprofene – farmaci che curano o che ammalano di più

Ibuprofene e Ketoprofene – farmaci che curano o che ammalano di più

Ibuprofene e ketoprofene amplificano gli effetti di batteri come lo streptococco e aggravano le infezioni.

Penso ormai sia impossibile guardare un bel film o un’interessante trasmissione televisiva, senza essere continuamente interrotti dagli spot pubblicitari. Pubblicizzano di tutto e di più; dalle scarpe agli ultimi modelli dei telefonini, ma sicuramente un buon numero delle inserzioni riguarda i farmaci.

Ultimamente è comparso uno spot nel quale veniva pubblicizzato un farmaco da prendere in caso di mal di testa; ma non il solito farmaco per il solito mal di testa; ogni mal di testa ha un farmaco diverso. Beh, pensai la prima volta che l’avevo visto, qui oramai per prima cosa bisogna avere una diagnosi precisa, mica basta dire “mi duole la testa”. Tanto lo so che avete indovinato di cosa sto parlando; l’antidolorifico d’eccellenza; l’Ibuprofene.

Eppure ora emerge, secondo le ricerche effettuate dall’Agenzia Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM), che i due noti farmaci, largamente pubblicizzati ed utilizzati, l’ibuprofene e ketoprofene, possono aggravare le stesse infezioni che dovrebbero curare. Le infezioni come rinofaringite, otite, tosse, infezioni polmonari e persino lesioni cutanee possono addirittura peggiorare con l’uso di questi farmaci. Di fronte a questa scoperta, la ANSM ha richiesto un’indagine a livello europeo.

Ancora nel 2015, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), aveva già messo in guardia sui rischi cardiovascolari conseguenti al consumo di questi farmaci, verificatisi soprattutto nei bambini.

L’ibuprofene e ketoprofene sono farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e solitamente vengono utilizzati in caso di mal di testa, dolore o febbre, nei casi di infezioni come la tonsillite, faringite e otite, ed anche nel caso delle lesioni cutanee. L’ibuprofene, dopo il paracetamolo, è uno dei analgesici più usati nei paesi europei.

Le ricerche dell’ANSM hanno portato alla luce il fatto che ci sono una serie di infezioni, in particolare causate da batteri come pneumococco o streptococco, i quali, anziché essere curate, con l’uso di questi anti-infiammatori tendono addirittura ad aggravarsi, amplificando i loro effetti.

In questo contesto, l’agenzia ha messo in guardia sia gli operatori sanitari che i pazienti sul rischio di complicazioni infettive e possibili gravi conseguenze per la salute con l’utilizzo di questi farmaci, i quali non andrebbero usati nei casi di infezione.

Non vi sono menzioni per quanto riguarda il loro utilizzo nei casi del mal di testa o dolore, ma in ogni caso, come d’altronde tutti i farmaci, è meglio usarli con cautela.

fonte: articolo dell’ente ANSM

(Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

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